Per creare un brand di successo è necessario essere coerenti e mantenere la stessa coerenza in ogni parte della vostra attività. Ma con la crescita o trasformazione di un business, anche i brand devono evolversi e cambiare.
Per farlo, esiste un processo chiamato rebranding che le aziende utilizzano per rinfrescare la propria identità e aggiornarla secondo le esigenze del mercato in cui operano.
In questo articolo, scopriremo cos'è il rebranding e come fare un rebranding efficace, con 10 esempi di rebranding famosi da cui prendere ispirazione.
🎯 Indice
- Cos'è il rebranding? Significato e definizione
- Quando e perché fare un rebranding?
- Come fare rebranding: guida passo dopo passo
- Esempi rebranding: 10 rebranding famosi a cui ispirarsi
Cos'è il rebranding? Significato e definizione
💡 Il rebranding è un cambiamento strategico dell'identità di un marchio, negozio o prodotto, e consiste nel rinnovamento del nome, logo, brand identity o strategia di comunicazione di un'azienda per rinfrescare la sua immagine o modificare il posizionamento sul mercato e il valore percepito.
Il rebranding, o rivitalizzazione della marca, è un processo che consente alle aziende di trasformare la propria brand identity per adattarsi a nuovi scenari competitivi o al cambiamento del panorama in cui opera, oppure rinnovare il proprio business model per raggiungere un nuovo pubblico target.
Quando il rebranding modifica gli elementi più caratteristici di un marchio (logo, nome, mission, posizionamento sul mercato, strategie di marketing) si parla di rebranding totale; se il rinnovamento interessa alcuni elementi specifici (ad esempio la color palette del marchio o una linea di prodotto), si tratta di un rebranding parziale.
Gli accademici Muzellec e Lambkin, nell'ambito della ricerca 'Rebranding Process – Il Processo di Corporate Rebranding', hanno analizzato 166 esempi di rebranding per effettuare un'ulteriore distinzione tra i tipi di rebranding:
- Rebranding evolutivo: un cambiamento più sottile e meno percettibile, che viene effettuato intervenendo sugli elementi grafici (Marketing Aestethics) come il logo, il carattere tipografico o i colori del brand;
- Rebranding rivoluzionario: un cambiamento netto e radicale, che trasforma la value proposition e il posizionamento del marchio sul mercato (Positioning).
Infine, secondo il quotidiano finanziario The Economic Times, esistono altri due tipi di rebranding: il rebranding proattivo, effettuato dalle aziende per migliorare la propria brand identity, raggiungere nuovi mercati, seguire l'evoluzione del business model o restare rilevanti nello scenario in cui operano; e rebranding reattivo, necessario in seguito a eventi specifici (es. acquisizione aziendale, fusione con un'altra società, o danneggiamento della reputazione del brand).
Quando e perché fare un rebranding?
Fare rebranding è un'operazione che richiede un'attenta analisi preventiva: oltre ai costi da sostenere, è importante valutare il feedback atteso. I clienti, specialmente quelli più fedeli, potrebbero essere destabilizzati da un improvviso cambio radicale del vostro marchio se il rebranding non viene spiegato.
Ma quando fare un rebranding? Che si tratti di riprogettare l'ecommerce design del vostro negozio o creare un logo da zero, ecco quando fare un'operazione di rebranding:
- Crescita o rinnovamento dell'azienda: se state pensando di cambiare la vostra offerta, entrare in nuovi mercati o modificare il posizionamento dei prodotti (ad esempio, puntando a una fascia di prezzo superiore), fare rebranding può aiutarvi a raggiungere con successo i vostri obiettivi.
- Cambiamento del pubblico target: se volete espandere o ridurre la vostra clientela e concentrarvi su una nicchia di mercato specifica, il rebranding è un'operazione necessaria per rafforzare il vostro posizionamento e trasmettere autenticità.
- Cambiamento del mercato: la domanda dei clienti non è immutabile (pensiamo all'aumento dell'interesse verso i prodotti sostenibili); fare un rebranding potrebbe aiutarvi a restare rilevanti in un mercato che cambia rapidamente.
- Fusione o acquisizione aziendale: in questo caso, il rebranding è necessario per comunicare ai clienti la nuova struttura operativa.
- Crisi di reputazione: se l'immagine della vostra aziende è stata danneggiata o viene associata a valori negativi, il rebranding è un'operazione essenziale per tutelare il vostro business.
- Svecchiamento: di tanto in tanto, fare un rebranding è utile per rinnovare l'identità aziendale e restare al passo con le ultime tendenze di mercato.
In sostanza, fare un rebranding è un'operazione necessaria per rispondere alle esigenze di mercato e adattarsi a scenari in rapida evoluzione. Per ricapitolare, fare rebranding è opportuno in caso di:
- Crescita o rinnovamento dell'azienda
- Cambiamento del pubblico target
- Cambiamento del mercato
- Fusione o acquisizione aziendale
- Crisi di reputazione
- Svecchiamento
Ora passiamo all'azione e scopriamo come fare un rebranding efficace, con una guida pratica in cinque step.
Come fare rebranding: guida passo dopo passo
Come qualsiasi processo di rinnovamento aziendale, fare rebranding richiede una solida programmazione. Ecco cinque azioni attuabili subito per il vostro rebranding.
Definire gli obiettivi
I motivi per fare un rebranding possono essere molteplici: svecchiare un logo, trovare nuovi clienti, seguire le ultime tendenze di mercato; qualunque sia il vostro obiettivo, è importante trasferire questa mission nella vostra nuova brand strategy.
Studiare i competitor
Analizzate i punti di forza e debolezza della vostra azienda ma anche quelli dei competitor per capire cosa funziona e come migliorare. Partite da un'analisi SWOT e definite la vostra Unique Selling Proposition per sviluppare una strategia di rebranding efficace.
Pianificare le spese
Fare rebranding è un'operazione importante anche dal punto di vista finanziario. A seconda delle vostre necessità, il rebranding potrebbe costare da qualche centinaia di euro a decine di migliaia euro per un rinnovamento totale del marchio. Per tracciare e programmare le spese, non sottovalutate l'importanza di un financial plan.
Scegliere il momento giusto
Il rebranding è un'operazione che richiede un'attenta pianificazione: è importante comunicarlo in anticipo ai clienti, ma evitate di farlo in concomitanza con altre ricorrenze o date promozionali per non distogliere l'attenzione dal rinnovamento della brand identity e vanificare gli sforzi. Per programmare un rebranding di successo, scegliete il momento più adatto con il nostro calendario marketing 2022.
Comunicare i cambiamenti
Infine, l'ultimo step per fare un rebranding di successo è documentarlo con una strategia di comunicazione efficace: spiegate ai clienti perché avete scelto di fare un rebranding e trasformate il rinnovamento in un evento imperdibile con tattiche di guerrilla marketing, incentivate il passaparola con campagne flash o collaborate con gli influencer per diffondere il messaggio.
Per riassumere, ecco come fare un rebranding in cinque step:
- Definire gli obiettivi.
- Studiare i competitor.
- Pianificare le spese.
- Scegliere il momento giusto.
- Comunicare i cambiamenti.
Esempi rebranding: 10 rebranding famosi a cui ispirarsi
Ecco alcuni esempi di rebranding famosi che hanno lasciato il segno e da cui prendere ispirazione per rivitalizzare il vostro marchio.
Rebranding Alitalia
La compagnia di bandiera ha cambiato il suo nome in ITA Airways, presentando un nuovo logo che mantiene lo stile e i colori del vecchio logo di Alitalia per conservarne l'identità. L'operazione è stata accompagnata da una radicale trasformazione della livrea dei velivoli, che si dipinge di azzurro richiamando il logo di Alitalia degli anni '60 e il colore dello sport italiano.
Rebranding Burger King
Nel 2021, Burger King ha completato il primo rebranding totale del marchio in oltre 20 anni: il logo richiama quello utilizzato fino agli anni '90 per omaggiare la tradizione del marchio con un design pulito, essenziale e minimale, adatto a rappresentare la nuova offerta diversificata dei prodotti della catena.
Rebranding Inter
Il nuovo logo dell'Inter, elegante e minimale, pone l'accento sulla tradizione e sul legame con la sua città di origine: I per Inter, M per Milano. Il logo è stato progettato per aumentare l'appeal del brand in nuovi mercati, soprattutto quelli asiatici, grazie a un look semplice ma distintivo.
Rebranding Peugeot
Il nuovo logo di Peugeot rappresenta la più grande svolta della sua brand identity dal 2010: dopo la fusione con FCA e la nascita del gruppo Stellantis, la casa del leone ha riprogettato il suo logo per esaltare lo spirito audace e sportivo del brand automobilistico francese.
Rebranding Kia
Il nuovo logo di Kia rappresenta l'ingresso della casa automobilistica coreana nel campo della mobilità sostenibile: con questo nuovo logo, più simmetrico e lineare, senza spazi tra le singole lettere, Kia cerca di trasmettere sicurezza, affidabilità e senso di continuità.
Rebranding Facebook
Recentemente, Facebook ha annunciato la nascita di Meta, la nuova holding che controllerà tutti i servizi del brand tra cui lo stesso Facebook, Instagram e WhatsApp (business e non). Il nome scelto per il rebranding è un chiaro riferimento al metaverso, la nuova tecnologia di realtà virtuale su cui Meta concentrerà i suoi sforzi.
Rebranding Starbucks
Nel 2011, Starbucks ha effettuato un importante rebranding del proprio marchio, rimuovendo la parola "coffee" dal logo: una scelta necessaria per diversificare l'offerta di prodotti della catena americana.
Rebranding Mastercard
Nel 2021, Mastercard ha rimosso il nome dal pittogramma con i cerchi gialli e rossi: un look minimale ma distintivo, che richiama subito il marchio nella mente delle persone.
Rebranding Total
Total ha presentato un nuovo logo per rispecchiare il rinnovato posizionamento sul mercato del brand: l'aggiunta di "Energies" rappresenta l'intenzione dell'azienda di diversificare l'offerta di prodotti energetici, con un accento sulle fonti rinnovabili.
Rebranding Airbnb
Il nuovo logo di Airbnb, in uso dal 2014, è una lettera "A" stilizzata che rappresenta quattro elementi: persone, luoghi, amore e Airbnb stessa, che li congiunge e si pone come punto d'incontro tra gli elementi per favorire la connessione tra le persone attraverso il viaggio.
Non solo rebranding di successo: il caso Gap
Infine, tra gli esempi di rebranding famosi, non dimentichiamo il tentativo di rebranding fallito di GAP, il noto marchio di abbigliamento statunitense: il nuovo logo, introdotto il 6 ottobre 2010, scatenò un'ondata di polemiche e commenti ironici sul Web, che costrinsero l'azienda a tornare sui suoi passi e ripristinare il vecchio logo appena sei giorni dopo la presentazione della nuova brand identity. Un caso che ha fatto scuola!
Conclusioni
Fare rebranding è un'operazione necessaria per mantenere aggiornata la visione e il posizionamento sul mercato di un brand. Ma come questi esempi di rebranding famosi ci insegnano, è importante analizzare i rischi e i vantaggi associati al rinnovamento della brand identity per non compromettere l'immagine del marchio e danneggiare la reputazione. Conoscete altri esempi di rebranding da condividere? Ditelo nei commenti!
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Rebranding: domande frequenti
Qual è il significato di rebranding?
Quando fare rebranding?
Le situazioni in cui fare rebranding sono:
- Crescita o rinnovamento dell'azienda
- Cambiamento del pubblico target
- Cambiamento del mercato
- Fusione o acquisizione aziendale
- Crisi di reputazione
- Svecchiamento