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Il capitale è un altro modo per chiamare il denaro e il capitale circolante è la somma di denaro disponibile per finanziare le operazioni quotidiane di un'azienda – in sostanza, ciò che hai a disposizione.
Se vogliamo stabilire cos’è il capitale circolante in termini finanziari possiamo definirlo come la differenza tra le attività correnti e le passività correnti. Le attività correnti includono il denaro in banca e qualsiasi bene che puoi convertire rapidamente in contante, se necessario. Le passività correnti sono i debiti che dovrai ripagare entro l'anno. Pertanto, il capitale circolante è ciò che rimane quando sottrai le passività correnti da ciò che hai in banca.
In termini più estesi, il capitale circolante è un indicatore della salute finanziaria di un'azienda. Maggiore è la differenza tra ciò che possiedi e ciò che devi a breve termine, più sana è l'azienda. Tranne quando, ovviamente, ciò che devi restituire supera di gran lunga ciò che possiedi. In tal caso, hai un capitale circolante negativo e sei vicino alla chiusura.
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Indicatori da monitorare
Quando dividi le tue attività correnti per le tue passività correnti, ottieni un numero che rappresenta la salute finanziaria relativa della tua azienda.
Ovvero ottieni quello che si definisce rapporto di capitale circolante.
Attività Correnti/Passività Correnti = Rapporto di Capitale Circolante
Ad esempio, 200.000€/150.000€ = 1,33
Un rapporto di capitale circolante ideale si colloca tra 1,2 e 2. Ciò significa che hai liquidità sufficiente per pagare i tuoi debiti, ma non così tanta da rimanere inattiva.
Un rapporto inferiore a 1 indica un capitale circolante negativo e difficoltà nel pagare i debiti.
Un rapporto superiore a 2 significa che hai molta liquidità in eccesso che potresti reinvestire nell'azienda, ma non lo stai facendo. Se hai liquidità extra, non stai facendo scelte finanziarie intelligenti.
Aziende con elevate esigenze di capitale circolante
Le aziende che operano in settori legati alle stagioni o a particolari eventi ricorrenti generalmente hanno esigenze di capitale circolante più elevate rispetto a quelle che operano tutto l'anno.
Questo perché è probabile che i debiti debbano essere ripagati anche quando l'attività è in calo o l'azienda non è operativa; questo vuol dire che è necessario accumulare più beni per sostenere l'attività durante i periodi difficili.
Ad esempio, un negozio di costumi di Halloween probabilmente registra buone vendite durante l'autunno, ma ha bisogno di capitale per sostenere l'attività nei periodi dell'anno in cui i costumi non sono così richiesti. Lo stesso potrebbe valere per un mercato contadino o un'attività di giardinaggio.
Capitale circolante: domande frequenti
Cos'è il capitale circolante in termini semplici?
Il capitale circolante è la misura della liquidità a breve termine di un'azienda ed è calcolato sottraendo le passività correnti dalle attività correnti. In termini più semplici, è il denaro che un'azienda ha a disposizione per finanziare le proprie operazioni quotidiane.
Quali sono esempi di capitale circolante?
Queste sono alcuni esempi di capitale circolante:
- Denaro contante disponibile
- Investimenti a breve termine
- Crediti verso clienti
- Inventario
- Valori mobiliari
- Forniture per ufficio
- Spese anticipate
- Prestiti a breve termine
- Debiti verso fornitori
Quali sono i 4 tipi di capitale circolante?
Esistono 4 tipi di capitale circolante:
● Inventario: Le materie prime, i lavori in corso e i prodotti finiti che un'azienda ha a disposizione per produrre beni o servizi.
● Crediti verso clienti: Denaro dovuto a un'azienda per beni o servizi forniti ma non ancora pagati.
● Investimenti a breve termine: Fondi investiti in strumenti a breve termine come fondi del mercato monetario, certificati di deposito e buoni del Tesoro.
● Denaro: Fondi disponibili o in un conto corrente o di risparmio.