Ecommerce e vino non è un binomio impossibile, lo dicono i numeri: negli ultimi anni la vendita di vino online è cresciuta in modo esponenziale e oggi il settore in Italia vale oltre 10 miliardi di dollari, il 17% della produzione mondiale di vino.
Ma è anche un mercato affollato: ci sono almeno 255.000 aziende vinicole censite che si occupano di vendita di vino. In un contesto del genere, non è semplice farsi notare.
Eppure vendere vino online è possibile perché gli strumenti adatti per riuscire a emergere esistono. Con questa guida vogliamo aiutarvi proprio a capire come usarli a vostro vantaggio.
Vedremo insieme strategie essenziali, canali di comunicazione da preferire, elementi di cui tenere conto. Ma soprattutto, come (e dove) vendere vino online.
Vendere vino online: adempimenti legali
Prima di iniziare a spedire le tue bottiglie in tutto il mondo, è importante conoscere quali sono gli adempimenti legali richiesti per avviare un'attività di vendita vino online nel contesto della vendita di cibo online.
Serve la Partita IVA per vendere vino online?
Sì, per aprire un'attività di ecommerce è necessario aprire la Partita IVA e dotarsi di un codice ATECO (nello specifico, 47.91.10 per il commercio al dettaglio via Internet). Inoltre, è necessario iscriversi alla Camera di Commercio, Gestione Commercianti INPS per il versamento dei contributi, presentare la SCIA di inizio attività al comune di competenza e acquisire familiarità con il modello MVV, ovvero il documento richiesto per il trasporto dei prodotti vitivinicoli, da redigere in formato elettronico.
Serve la Partita IVA per vendere vino online all’estero?
A livello mondiale, l'Italia è il primo paese esportatore del mondo in quantità (21,4 milioni di ettolitri nel 2023) e secondo per valore (7,7 miliardi di euro). Ciò significa che vendere il vino all'estero è un'ottima idea per aumentare il giro d'affari.
Per farlo, devi iscriverti al VIES per vendere vino all'interno dell'Unione Europea e assolvere una serie di adempimenti aggiuntivi:
- Versare l'IVA locale, se dovuta: a partire dal 1° luglio 2021, i negozi con un volume d'affari superiore a 10.000 euro in un determinato paese dell'Unione Europa sono tenuti a versare l'IVA in base all'aliquota locale con il meccanismo introdotto dal regime iOSS e OSS.
- Versare accise e imposte locali, se dovute: per assolvere questo adempimento sono previsti due documenti specifici, il DAA (Documento di Accompagnamento Accise), che attesta l'avvenuta uscita della merce verso l'estero, e il DAS (Documento di Accompagnamento Semplificato), che verifica l'assoluzione dell'accisa nello stato estero. È importante ricordare che le accise vanno sempre saldata nel paese di consumo.
- Versare il contributo ambientale per gli imballaggi: per vendere vino online è necessario versare il cosiddetto contributo "green dot" a copertura dell'impatto ambientale dell'imballaggio. È possibile ridurli preferendo materiali come carta e cartone nella scelta del packaging per ecommerce.
Per assolvere tutti gli adempimenti senza errori, come sempre il nostro consiglio è quello di rivolgervi a un consulente specializzato che saprà assistervi nella procedura.
Dove vendere vini online: i 7 migliori siti
Per vendere vini online, puoi aprire un'enoteca online o vendere vino su marketplace specializzati. Ecco 7 dei migliori siti dove vendere vino online:
Shopify
Aprire un negozio con Shopify è il modo migliore per vendere vino online. Grazie a un negozio di proprietà avrai l’opportunità di creare il tuo brand e controllare ogni aspetto dell’attività, senza limiti o vincoli, seguendo l'esempio di enoteche online di successo come Si Wine e Cantina dei Colli Ripani. Shopify ti offre tutti gli strumenti per gestire l'inventario, fare marketing e aumentare le vendite della tua azienda vinicola grazie a una piattaforma intuitiva e facile da utilizzare.
Il costo per aprire un ecommerce con Shopify parte da 24 euro al mese, con prova gratuita per provare tutte le funzionalità della piattaforma ecommerce e capire se fa al caso tuo.
VineSpring
VineSpring, oggi parte di Commerce7, offre una soluzione su misura per le cantine che vogliono vendere vino online. Grazie questa piattaforma è possibile creare una vetrina per la propria enoteca, controllare l'inventario, gestire i wine club e usufruire di un'assistenza dedicata. Il costo per utilizzare la piattaforma parte da 149 dollari al mese.
WineDirect
WineDirect è una piattaforma completa DTC (Direct to Customer) per vendere vini online. Offre funzioni specifiche per la vendita tramite wine club, negozio fisico, ecommerce, marketplace e una serie di strumenti per la gestione dell'inventario. Il costo per l'utilizzo della piattaforma parte da 79 dollari al mese.
Tannico
Tannico è uno dei principali marketplace globali specializzati nella vendita di vino. Il sito distribuisce oltre 15 mila etichette provenienti da 2.500 cantine e nel 2020 ha spedito 2,5 milioni di bottiglie in tutto il mondo. Per vendere su Tannico, è necessario contattare il reparto acquisti e inoltrare la propria candidatura.
Vivino
Con oltre 57 milioni di utenti, Vivino è un'app di vendita vino DTC tra le più utilizzate al mondo. La piattaforma punta molto sulle recensioni degli utenti per creare un marketplace affidabile e trasparente. Per vendere vino su Vivino, è necessario registrarsi come merchant e attendere l'approvazione della piattaforma.
Amazon
Vendere su Amazon significa raggiungere milioni di clienti in tutto il mondo che acquistano regolarmente sul marketplace. Gli svantaggi della vendita su Amazonconsistono nell'alta concorrenza e nel rischio di danneggiare il valore percepito del brand. Per vendere vino su Amazon, è necessario rispettare una serie di requisiti specifici per la vendita di birra, vino e alcolici.
eBay
Se stai pensando di vendere vino sui marketplace online , oltre ad Amazon la principale piattaforma a livello globale è eBay. Anche in questo caso, occorre seguire alcune linee guida specifiche sulla vendita di bevande alcoliche.
Come vendere vino online: 12 consigli pratici
Ora passiamo alla pratica e scopriamo come vendere vino online con 12 consigli efficaci per aprire un'enoteca virtuale di successo.
1. Il cliente prima di tutto
Il vino è un prodotto legato alla sfera emotiva e alla personalità di chi lo acquista, come un profumo. Perciò in questo settore ancora più che in altri è fondamentale conoscere bene i gusti, i desideri, le necessità dei propri clienti. Insomma, creare una buyer persona del tuo acquirente tipo.
In base al profilo utente, potrai scegliere se avere un catalogo più ampio oppure specializzarti in un mercato di nicchia ben preciso per differenziarti dalla concorrenza.In ogni caso dovrai fare attenzione alle richieste e alle tendenze del momento. Infatti gli amanti del vino si comportano come gli appassionati di moda e se la tua clientela è così, la tua cantina dovrà adeguarsi a novità e trend.
I consumatori di oggi sono interessati alle materie prime e alla loro provenienza e spesso anche ai dettagli di produzione. La parola chiave in questo caso è trasparenza: i clienti devono poter accedere in modo rapido a tutte le informazioni di cui hanno bisogno.
2. L'esperienza di acquisto deve essere piacevole
Semplifica al massimo i percorsi sul sito, riduci al minimo il numero di clic necessari per informarsi e concludere l'acquisto: insomma, cerca di ottimizzare l'user experience del tuo negozio.I clienti che comprano da dispositivi mobili sono sempre di più, perciò rendi il vostro sito utilizzabile anche da smartphone e tablet.
Prevedi tempi di consegna rapidi. Le persone diventano ogni giorno più impazienti e spesso si ricordano all'ultimo momento di un regalo urgente. Se puoi, semplifica loro la vita.
Non dimenticare di personalizzare l'esperienza di acquisto.Hai presente Amazon che ti fa vedere una serie di prodotti basati sui tuoi acquisti e ricerche recenti o suggerisce prodotti simili? Fai lo stesso implementando una strategia di upselling e cross-selling.
3. Trasforma la competenza in autorità
Perché il tuo ecommerce di vino sia preso in considerazione, dovrai farti conoscere e costruirti una certa credibilità come esperto di settore. Il blog è da sempre uno degli strumenti più adatti per fare content marketing, ma puoi anche lavorare con dei contenuti video per aumentare la tua brand awareness.
Il tuo obiettivo è mettere la tua conoscenza a disposizione del pubblico. Prima di poter acquistare un buon vino le persone hanno bisogno di saperne di più. Più ne sapranno più si sentiranno sicure a fare un acquisto online.
E se sarai tu a insegnare loro come muoversi fra le infinite possibili scelte, diventerai il loro punto di riferimento.
4. Apri le porte della tua cantina
Le storie ci incantano, a qualunque età. Le sentiamo volentieri e le ricordiamo più di un lungo elenco di informazioni impersonali. Perciò quando parli della tua attività e dei tuo prodotti racconta storie e mostrale con foto e video mettendoci la faccia.
In questo modo li aiuterai a entrare in contatto con te e darai loro un maggior senso di fiducia.
5. Parla in maniera diretta tramite i social media
Il vino è convivialità. Si beve in compagnia mentre si chiacchiera, magari proprio di vino. Anche online il vino è un argomento molto discusso. Proprio per questa sua capacità di far parlare di sé, è un ottimo tema per i social media.
I social vivono di coinvolgimento e conversazioni. Attraverso i social si chiedono e ricevono consigli di acquisto da persone fidate. Ricordati però che sui social media la comunicazione a senso unico non funziona. Devi lavorare sullo sviluppo della community, sulle relazioni e sul dialogo.
Punta sulle storie, suscita emozioni e usale per generare interesse e discussioni. Collabora con nano-influencer per lanciare un'efficace campagna di influencer marketing.
Scegli i social media giusti per il tuo pubblico, quelli che loro frequentano. Senza dimenticare che il vino — che non è solo in bottiglia ma anche in una ricetta o sulla tela di una quadro come pigmento — ha un appeal innato. Sfruttalo sui canali social visual come Instagram e Pinterest.
Usa i social non solo per farti conoscere ma anche come fonte di dati: le piattaforme di analytics interne ti daranno informazioni preziose sul tuo target.
6. La pubblicità online aiuta ma ha le sue regole
Molti venditori sfruttano diverse piattaforme pubblicitarie per promuovere i loro prodotti. È una strategia che può funzionare anche per vendere vino online ma bisogna stare attenti perché per gli alcolici ci sono regole precise da rispettare.
Google Ads è la piattaforma che ha meno restrizioni: permette di pubblicare inserzioni pubblicitarie sia a scopo informativo sia a scopo di vendita, ma solo nei paesi in cui la legge lo consente. In ogni caso le policy di AdWords vietano la pubblicità irresponsabile, quindi per esempio non ci si può rivolgere a minorenni e non si può far intendere che il consumo di alcol abbia effetti salutari o terapeutici.
Le norme pubblicitarie di Facebook invece stabiliscono che "le inserzioni che promuovono prodotti alcolici o fanno riferimento ad essi devono rispettare tutte le leggi locali vigenti, le linee di condotta del settore obbligatorie o assodate, le linee guida, le licenze e le approvazioni e applicare criteri di targetizzazione basati su età e Paese in linea con le linee guida sulla targetizzazione di Facebook e le leggi locali vigenti in materia".
Ma non è tutto, infatti gli alcolici non possono apparire nelle inserzioni con offerta né nei prodotti della vetrina della pagina Facebook. Quindi, prima di investire in Facebook Ads, assicurati che le inserzioni rispettino tutte le regole.
Della piattaforma pubblicitaria di Facebook fa parte anche Instagram, quindi anche per questo canale valgono le stesse regole.
Su Pinterest si può fare pubblicità relativa agli alcolici ma non se l'inserzione rimanda direttamente alla pagina di acquisto del prodotto sul tuo sito. E in ogni caso dovrai tenere conto delle leggi dei paesi in cui sceglierai di mostrare l'inserzione.
Insomma, con la pubblicità sui social bisogna lavorare di fantasia. Magari usarla per farsi conoscere, più che per vendere. Potresti promuovere una ricetta, portare l'utente sul tuo sito e una volta lì raccontargli che a quel piatto si abbina alla perfezione uno dei tuo vini.
Prima di investire tempo e denaro per le attività e le inserzioni sui social è bene studiare a fondo tutte le normative e ricontrollarle periodicamente, dato che vengono aggiornate spesso.
7. Non aver paura delle recensioni
Il passaparola e le opinioni deiclienti contano molto per i negozi online. Per il vino, che a distanza non si può né annusare né assaggiare, contano ancora di più. Le buone recensioni possono servire per convincere un potenziale cliente ancora indeciso, perciò vanno incoraggiate. Quindi:
- includi nel tuo sito un sistema che permetta agli acquirenti di lasciare le loro valutazioni;
- chiedi alle persone di condividere il loro pensiero.
Usa anche I sondaggi, specialmente quelli a risposta chiusa che sono più facili da gestire da dispositivi mobili. Potresti chiedere:
- Sei soddisfatto del tuo acquisto?
- Lo consiglieresti a un amico?
- Lo compreresti di nuovo?
Quindi usa i risultati in maniera intelligente, per esempio come fa Naked Wines che accanto a ciascuna bottiglia di vino mostra un bollino con la percentuale di utenti che afferma che la ricomprerebbe.
8. Usa l’email marketing
Le statistiche sull’email marketing parlano chiaro: le email vendono. Soprattutto se personalizzate e scritte in maniera autentica. Quindi:
- fai sapere che novità ci sono nel negozio, racconta qualcosa di te e della tua attività;
- chiama per nome i clienti;
- invia offerte di compleanno basate sui loro gusti;
- usa foto scattate da te, magari ambientate, stile lookbook, e non solo di una bottiglia su sfondo bianco.
Per creare le tue campagne di email marketing puoi utilizzare un'app come Shopify Email che permette di creare template per email basati sull'aspetto del tuo negozio senza capacità di design o programmazione e da inviare in maniera automatica.
9. Usa l’offline per farti conoscere
È vero, vendi vino online, ma questo non vuol dire che ogni tanto non sia necessario fare un salto nel mondo reale.
Vendere in negozio ha tutta una serie di grandi vantaggi che non vanno trascurati.
Per far assaggiare i vini che hai in catalogo, hai bisogno di spazi non virtuali. E allora perché non creare una partnership con alcuni ristoranti e proporre dei menu degustazione che affiancano cibo e vino?
Potrai in questo modo far conoscere il tuo negozio online e distribuire dei buoni sconto che invoglino i presenti a fare un acquisto.
Sul sito prepara una pagina dedicata all'evento in cui elenchi piatti e vini proposti. Sui coupon riporta il link a quella pagina, così per i clienti sarà più semplice acquistare i vini che hanno assaggiato.
In alternativa, prendi in considerazione la possibilità di aprire un temporary shop, ovvero un negozio pop-up a tempo limitato, per presentare i tuoi prodotti e farli conoscere al pubblico.
10. Organizza degustazioni virtuali
Fai una diretta video su Facebook o YouTube durante la quale raccontare le caratteristiche dei vini che hai scelto per l'occasione e mostra come assaggiarli per gustarne fino in fondo tutti gli aromi.
Invita a questo evento online i clienti che hanno acquistato i vini che degusterete: interagire con te e con altri clienti dal vivo ti aiuterà a creare un senso di comunità.
Informa anche persone e clienti che non hanno già comprato quelle bottiglie: potrebbero incuriosirsi e decidere di acquistarle proprio per partecipare all'evento.
Se in cantina hai vini che secondo te meritano una particolare attenzione, inviane una bottiglia a giornalisti e blogger specializzati in materia e invitali alla degustazione online.
11. Pensa anche ai più giovani
Spesso immaginiamo che a comprare bottiglie di vino siano solo persone di una certa età. Ricerche recenti invece dimostrano che anche le persone fra i 20 e 35 anni si stanno appassionando al vino. Proprio loro fanno innumerevoli acquisti online e in ogni caso sono loro che stanno dando forma al mercato di domani. Per questo bisogna tenerli in considerazione e seguire i loro gusti e le loro abitudini d'acquisto.
Secondo uno studio di Dee-Wine, i millennial decidono cosa acquistare grazie ai social media, alle ricerche su Google e alle recensioni su Amazon. Ecco perché è bene sfruttare questi canali.
Per loro quindi dovrai studiare delle proposte originali e di tendenza.
12. Non trascurare l'importanza del packaging
Per imballare le bottiglie di vino evitando danni durante il trasporto, è importante posizionare le bottiglie in verticale e proteggerle con materiali da imballaggio come pluriball per bottiglie e divisori in cartone. In alternativa, esistono imballaggi specifici per le bottiglie di vino da 75 cl che puoi ordinare su Internet.
In ogni caso, cerca sempre di curare l'aspetto del packaging per trasformare l’unboxing del prodotto in una vera e propria esperienza da ricordare - e soprattutto condividere!
Vendere vino online: conclusioni
Per ricapitolare, la soluzione migliore per vendere vino online è creare un'enoteca online utilizzando piattaforme come Shopify, VineSpring o WineDirect, vendere le proprie bottiglie su marketplace di vino come Tannico e Vivino, oppure vendere vino su siti generici come Amazon o eBay.
Una volta individuato il tuo cliente tipo tutto sarà più semplice: ascoltalo, comprendilo e lavora per soddisfare le sue esigenze.
Saranno i tuoi clienti a indicarti la strada giusta per farli innamorare del tuo sito e prodotto.
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Vendere vino online: domande frequenti
Dove vendere vini online?
Per vendere vini online, puoi aprire un'enoteca online con piattaforme come Shopify, WineSpring, WineDirect, vendere vino su marketplace specializzati come Tannico o Vivino, oppure vendere le proprie bottiglie su siti generici come Amazon o eBay.
Come vendere vini su Amazon?
Per vendere vini su Amazon, è necessario iscriversi al Seller Central, creare un account venditore e mettere i vini in vendita rispettando le linee guida della piattaforma sulla vendita di alcolici.
Come aprire un negozio per vendere vino online?
Il modo migliore per iniziare a vendere vino online è aprire un negozio con Shopify. Non richiede capacità di programmazione o grafica, è previsto un periodo di prova gratuito e non serve la carta di credito.
Ho bisogno della Partita IVA per vendere vino online?
Se vendi vino online in maniera abituale e con continuità commerciale la partita IVA è obbligatoria. Per carattere abituale e di continuità si intendono tutte quelle attività che hanno una durata complessiva superiore ai 30 giorni.